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Festa di Sant’Eurosia, una lunga storia
A Castelvecchio la festa di Sant’Eurosia è sempre stata molto sentita dai parrocchiani. Con semplicità o in grande stile, la ricorrenza non è mai passata in silenzio. In maggio al centro della festa parrocchiale ancora oggi ci sono le celebrazioni religiose, con le Comunioni e le Cresime.

Negli anni 50 i momenti celebrativi erano due:
- in maggio c’era la festa di Sant’Eurosia, si pregava per l’intercessione della santa protettrice del lavoro dei campi, a favore del buon frutto del lavoro dei contadini. La parrocchia infatti era costituita prevalentemente da campagne e da famiglie occupate nell’agricoltura.
- nella seconda domenica di ottobre si celebrava il ringraziamento per i raccolti.
Raccontano i parrocchiani Paolo Zammarchi e Luciano Gobbi che nel pomeriggio si svolgeva la processione con l’immagine di Sant’Eurosia, partendo dalla chiesa, percorrendo via Sogliano fino all’incrocio per le Felloniche per poi ritornare alla chiesa. Negli anni il giro si modificò fino a che la tradizione della processione è cessata. Al ritorno sul piazzale, la festa proseguiva con la rottura della pentolaccia e le caldarroste che portavano il profumo dell’autunno, insieme alla ciambella e alla cagnina da gustare insieme in allegria.
Di recente la parrocchia ha dato attenzione anche alla Festa della Santa Patrona, Maria bambina cui è dedicata la chiesa di Castelvecchio. L’8 settembre è la festa della Natività della Beata Vergine Maria e in quel giorno in parrocchia da diversi anni si raccoglie e celebra la festa della famiglia.

Con la comunità che cambia, è cambiata anche la festa che dal 2010 vede non solo tutta la parrocchia di Castelvecchio ma anche moltissimi amici da fuori raccogliersi per tradizione tra la chiesa e il campo sportivo in onore della santa patrona per un lungo fine settimana tra stand gastronomici, fiore all’occhiello di Sant’Eurosia, musica dal vivo, spettacoli di vario genere ed un evento clou che apre la tre giorni e regala una testimonianza d’eccezione.

Un appuntamento che dal 2010 è divenuto felice pretesto per creare occasioni di riflessione anche civica e sociale. Quell’anno ospite speciale è stato Sergio Casabianca e il tema scelto quello della solidarietà declinato non solo a parole ma anche nei fatti, sostenendo la Casa dei Mestieri in Cambogia.
Nel 2011 il tema è stato quello della legalità affrontato con il Collettivo Musicale Peppino Impastato e il collegamento telefonico con Marco Tulio Giordana, regista del film I Centopassi e i dialogo con Suor Carolina Giavazzo, stretta collaboratrice di Don Pino Pugliesi.
Nel 2012 la festa ha avuto un ospite altrettanto eccezionale, Stefano D’Orazio, protagonista con i Pooh di quasi quarant’anni di storia della musica italiana (D’Orazio entra a far parte del famoso quartetto nel 1971, lo lascerà nel 2009), D’Orazio è stato il testimonial del tema prescelto, “Amore e adolescenza”.

Ancora un tema civico per il 2013, “Libertà è partecipazione”, è stato affrontato con un’altra testimonianza eccezionale, Roberto Mercadini che con il suo “MicroMonologo Civile”, ha omaggiato Giorgio Gaber, seguito dal concerto del gruppo Dimensione Minima.
Il 2014 invece ha visto ospiti tre giovani della comunità parrocchiale che sono partiti dalla Romagna, ognuno a suo modo e secondo la propria vocazione, per raggiungere il mondo: Suor Cesarina Garavelli, Massimo Migani e Simone Paglierani. Sorella delle Francescane Missionarie di Assisi, di stanza a Loreto da 4 anni, “partita” nel 1996 per la via del convento la prima; medico missionario in Zimbabwe dal 2010, braccio destro della dottoressa Marinella Pesaresi nella missione di Mutoko il secondo; componente della Fraternità della Speranza presso l’Arsenale della Pace di Torino dal 1998 il terzo.
Ancora un grande rappresentante della musica italiana ha fatto tappa alla festa, nel 2015, che ha scelto il tema prendendo spunto da un verso della canzone Figlio del vento di Omar Pedrini, “sognare insieme è più bello”. Ed è stato proprio il concerto del cantante italiano, già leader dei Timoria e voce protagonista del rock italiano d’autore, ad aprire la festa in quella edizione.

Gli anni successivi vedono il tema della memoria (2016), protagonista Roberto Mercadini e i Formazione Minima mentre nel 2017 Gilberto Gattei e Stefano Coveri hanno aperto la scia di una serie di edizioni dedicate al supporto della missione di Mutoko e dell’ospedale “Luisa Guidotti”, guidati da Massimo Migani.
Al lavoro per realizzare ogni anno il grande progetto della festa, un comitato creativo e organizzativo circondato da un centinaio di volontari, in testa al gruppo festa il parroco don Davide Pedrosi e prima di lui don Giampaolo Bernabini.

Negli anni recenti la festa regalato anche altri appuntamenti del cuore: il motoraduno guidato da don Davide Pedrosi per la gioia dei bikers e la Camminata della Spiga per gli appassionati del trekking. Sono diventati un must in quei giorni la fantastica area bimbi e l’immancabile pesca di solidarietà, realizzata dalle volontarie.
